Il sedile meno scomodo

17 novembre 2023

Decine di migliaia di persone sono a conoscenza dell'esistenza di libri e di studi come i miei, ma soltanto pochissimi osano accostarsene.
Sapere è una grande responsabilità: nessuno se la vuole assumere.
Chi controlla la conoscenza ha vinto. Presentandola come un processo meccanico di assorbimento di contenuti indubitabili e definitivi, ha portato miliardi di uomini e donne ad accettar tutto quel che arriva dall'alto, senza darsi pena di domandare e approfondire. Così facendo, ha vinto.
Ci si trova ormai nella condizione di dover rincorrere la gente per informarla di cose che dovrebbe invece pretendere di sapere. Un po' come un medico che avesse scoperto la cura per un male molto grave, e che si trovasse a inseguire e supplicare i malati, per aiutarli a guarire.
Viaggiamo a bordo di un treno lurido e buio, coi finestrini oscurati. Sballottati continuamente di qua e di là, senza comprendere chi lo guidi e dove ci porti.
Ma la quasi totalità dei passeggeri di questo fatiscente convoglio si limita a cercar di assicurarsi, ognuno a discapito degli altri, il sedile meno scomodo su cui dormire.

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