Vorrei che si capisse

Da più parti si sente dire: ”Come potrà esser governata un’Italia spaccata così”. Ci si chiede se gli uomini di Grillo sappiano davvero affrontare i problemi del Paese, sappiano davvero far funzionare la complessa macchina della politica... Si ironizza molto su questo, prendendo in giro quelle incredibili persone che, per la prima volta nella storia del popolo italiano, hanno deciso di impegnarsi per la nostra nazione rinunciando in anticipo a qualsiasi tornaconto personale.
Vorrei che si capisse. L’unica strada era l’ingovernabilità, perché solo così poteva esser finalmente manifesto a tutti come la gestione della cosa pubblica da parte della gente sia completamente, inesorabilmente incompatibile con quella visione vecchia e conservatrice della politica che si ostina a considerare lo Stato un qualcosa che solo pochi “eletti” siano in grado di gestire. Solo così può ora risultare evidente, a tutti quegli italiani che si sono attaccati ancora una volta ai soliti carri per paura di fidarsi un po’ di più di loro stessi, che la vera democrazia nulla ha a che fare con le prostitute che ci siamo mantenuti in Parlamento per decenni e decenni, assetate di potere e ricchezza, avvinghiate avidamente alle loro turpi logiche mafiose, prive di ideali, morte a qualsiasi dignità.

Vorrei che si capisse. Si dice: "Ma con chi si alleeranno, adesso, gli uomini del Movimento 5 Stelle?". E con chi mai dovrebbe allearsi una forza nata come "tramite"? Con i vecchi parrucconi ancora convinti di costituire la sola elite in grado di governare? La loro puzza al naso, nel considerare il Movimento, è la stessa di quei giornalisti che hanno dovuto cominciare a chiamare, seppur con ironia, onorevoli persone che considerano troppo "normali" per essere adatte ai blindati palazzi del potere. Beh, che si abituino, quei giornalisti! Ogni uomo di questo nostro Paese dovrà tornare ad essere onorevole, se potrà ricominciare ad auto-determinarsi e ad impegnarsi politicamente, come accadeva nell'antica Grecia. Quella Grecia che è stata la culla della nostra cultura e che, emblematicamente, i cosiddetti "tecnici" ed i banchieri stanno radendo al suolo.Vorrei che si capisse, finalmente. Che gli uomini e le donne del Movimento 5 Stelle non abbiano ancora chiaro come comportarsi di fronte alle grandi decisioni che ci aspettano non è che un bene! Il popolo di Grillo non sbarca a Montecitorio per governare, ma per garantire, finalmente, un tramite tra il Parlamento ed il nostro popolo. Tramite Internet, tramite i blog, ognuno di noi potrà venir consultato, di volta in volta, sulle decisioni da prendere. I loro forum ospiteranno chiunque intenda esprimere una preferenza sul nuovo Presidente della Repubblica, sulla nuova legge elettorale, ecc.. Il Movimento 5 Stelle può davvero essere la voce di chi abbia voglia di parlare, dopo secoli di silenzio forzato.Vorrei che si capisse. In un mondo i cui gli artisti stanno imparando a prodursi e proporre da soli la propria arte scavalcando agenzie e case editrici che pensavano solo più al proprio guadagno, in un mondo in cui gli scrittori stanno imparando a pubblicare il proprio libro senza farselo sbranare da editori avidi e assetati di facili successi commerciali. In un mondo i cui le musiche ed i film che ti piacciono te li scarichi e l’informazione libera, indipendente, te la cerchi in giro per la rete, in questo mondo, dicevo, anche e soprattutto per quanto attiene alla politica dobbiamo imparare a recuperare la nostra autonomia, smettendo, una volta per tutte, di delegare ad altri la responsabilità di far funzionare il nostro Paese. Oggi dev’essere l’inizio della fine.
La fine di una politica gestita da una casta, di una religione e di una morale gestite da una chiesa, di un’arte gestita da un mercato, di una ricerca scientifica gestita dalle multinazionali.
Oggi dev’essere l’inizio di una nuova società di persone autonome, responsabili e concentrate.

L’inizio, per noi, di una vera, autentica stagione di libertà.

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Cambiare? Che scomodità!

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Beppe Grillo e l’antifascismo