La Bussola scassata

Non è certo colpa mia, se mi ritrovo questo ruolo. Anzi: sotto sotto, ne son pure fiero.

Io sono una bussola senza magnete, un orologio senza pila, una mappa che riporta solo strade interrotte. Quanto di più inutile, per chi, per la fretta di arrivare, si ritrovi all'improvviso in un contesto sconosciuto.

Non c'è da stupirsi, quindi (e io non mi stupisco certo), se chi mi incontra resti disorientato. Ma che bussola è mai questa? A che diavolo potrà mai servirmi un orologio che non segna l'ora giusta? A chi potrebbe mai interessare un sentiero interrotto?

Moltissimi afferrano quella bussola scassata e, in men che non si dica, la cacciano nell'immondizia. Ben pochi si soffermano a guardarla e a rifletterci su, per qualche secondo, prima di rinchiuderla in un vecchio cassetto, pieno di ricordi da dimenticare.

Qualcuno, spesso senza nemmeno capirne il motivo, decide invece di infilar con cura quella bussola scassata in un taschino vicino al cuore, affinché i due dialoghino a lungo. In pace e Silenzio.

Perché lo spaesamento è così. Crea orrore e disagio in quasi tutti. Ma c'è pur sempre chi, di tanto in tanto, grazie a quella bussola rotta sceglie di perdersi. Di smarrirsi fino in fondo. E, grazie a ciò, di cominciare a Vivere.

In quell'istante appeso al nulla, in un punto senza spazio né tempo, il mio ruolo è allora assolto.

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